sabato 13 ottobre 2007

Vendesi: operatore 190 a basso costo di manutenzione!



"05/10/2007 i lavoratori Vodafone N.V. sono chiamati a partecipare allo sciopero indetto dai sindacati, per bloccare l'esternalizzazione dei 914 dipendenti della società. Appuntamento: ore 11.00 in Piazza S. Apostoli, Roma".
Breve, chiaro, conciso, il comunicato delle RSU di Vodafone Italia N.V. lotta con i dipendenti della società, per bloccare l'esternalizzazione di 914 dipendenti svenduti a COMDATA, soprattutto vuole pubblicamente portare l'opinione pubblica a conoscenza del malcontento, dell'amarezza per quanto accade in questi giorni all'interno del grande colosso.
Correva il 14/09/2007, il sole 24 annuncia il clamoroso ed incredibile accordo siglato dal gigante delle telecomunicazioni Vodafone N.V. con COMDATA: società che offre servizi e supporto tecnico per migliorare e sviluppare le aziende in costante crescita.
Noi: dipendenti attoniti a tale scoperta iniziamo a chiedere spiegazioni, soprattutto: vogliamo chiarimenti in merito all'articolo e alle conseguenze. L'azienda risponde solo dopo tre giorni, con un freddo comunicato in cui elenca, annovera gli uffici impattati dalla scissione del ramo aziendale ritenendo opportuno non preoccuparsi, in quanto s'impegna a tutelare tutti coloro coinvolti. Le risorse umane di Vodafone iniziano il tam tam per diffondere a tutti i clienti il torto subito, soprattutto è necessario esprimere con qualssiasi mezzo a disposizione il clima ed il disagio che molti di noi s'apprestano a vivere dai primi di novembre.
Scatta l'operazione "No cellular zone": manifestazione/anteprima allo sciopero del 05/10/2007. Tutti i dipendenti, del customer care di Roma, scendo in Piazza S. Lorenzo in Lucina il 22/09/2007, per reclamare e far conoscere cosa accade in azienda; muniti di striscioni, cartelli Vendesi, compilati con ironia, registriamo i consensi dei passanti che per solidarietà spengono per cinque minuti il loro cellulare.
L'azienda osserva, ascolta le Voci in piazza, celandosi dietro comunicati stampa ed mail di servizio, soprattutto attende i risultati dello sciopero ufficiale. In tale occasione, Roma convoglia i dipendenti dell'Urbe, Bologna, Napoli e Catania. La delegazione sindacale viene accolta dal segretario del ministro del lavoro, che chiede all'azienda le motivazioni di tale manovra.
L'ultima battuta arriva due giorni fa: il direttore del Customer Care convoca a gruppi i dipendenti di Roma, i medesimi one to one seguono nelle altre sedi d'Italia, placido riferisce le nuove strategie azindali.
La scissione è firmata, decisa da tempo, le voci in piazza sono l'eco di 914 risorse umane che hanno fatto crescere il colosso e cambiato il mercato delle TLC.